Water a secco con sistema di svuotamento tramite sacchetti.
Art. 3010 - “Colani Panca”.
Art. 3020 - “Colani Monoposto”.
Art. 3030 - “Colani Midi”.
Art. 30SO confezione sacchetti per linea “Colani”.
Modalità d'uso della linea "Colani".
Art. 3080 - water a secco “Nuovo Pieghevole.
Art. 30ST - conf. sacchetti per linea “Pieghevole.
Modalità d'uso della linea "Pieghevole".
Art. 4011 - bagno mobile a secco ”VEROLEGNO a secco”.
Art. 4051 - bagno mobile “VEROLEGNO Handicap a secco”.
Art. 3040 - sedia WC a secco ”ANKARA a secco”.

water a secco con sistema di svuotamento tramite sacchetti a chiusura ermetica

I servizi igienici sono ormai - fortunatamente - degli oggetti molto familiari ed irrinunciabili per tutti noi. Nelle nostre case, infatti, siamo quasi arrivati ad un rapporto 1/1 tra numero di servizi e componenti del nuclueo familiare - tale rapporto va meno bene nei locali pubblici, per non dire male o malissimo nei luoghi pubblici (parchi, riserve, aree di sosta e servizio, piazze, mercati etc.). Li chiamiamo comunemente WC - acronimo che sta per "water closet", cioè gabinetto a sciacquone (con acqua corrente) - perché questa è la tipologia di bagno più diffusa nell'epoca attuale.
La particolarità di questo tipo di gabinetto è che l'allontanamento delle sostanze fecali solide e delle urine avviene tramite la forza (per caduta gravitazionale) dell'acqua gettata all'interno della tazza che spinge i rifiuti organici fuori, per il tramite delle tubazioni di scarico, verso la fognatura pubblica o le fosse settiche.

Nonostante del water closet vi siano tracce della sua conoscenza anche in epoche remote (sin dai Romani), in epoca moderna ha avuto una crescita esponenziale tra la fine del '800 e la prima metà del '900, soprattutto nelle zone geografìche più sviluppate economicamente e con grande abbondanza di acqua. I primi brevetti risalgono al 1775 (Inghilterra) e al 1833 (Stati Uniti d'America).

L'uso (e abuso) del water closet comporta però una serie di problemi, sia tecnici che ambientali. Infatti, secondo dati statistici, la produzione giornaliera/procapite di sostanze fecali e urine è di circa 1,2 It. e che è la somma di almeno 3 o 4 utilizzi che giornalmente fa una persona.

Ciò significa che se ogni volta che andiamo in bagno azioniamo 1 o 2 volte lo sciacquone d'acqua (dai 10 ai 20 It), consumando sino a 40 It. di acqua potabile, ogni giorno, ciascuno di noi, per allontanare la modica quantità di 1,2 litri di rifiuto organico consuma sino a 120 litri di acqua potabile - una famiglia media, con 4 componenti, consuma solo per andare in bagno, quindi, sino a 480 litri/giorno.

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